Il Teatro delle cognizioni o sia Raccolta di varie cose Sacre, e Profane, Curiose, erudite e storiche. Utile agli Ozziosi, a' Malenconici ed a' Letterati. Opera d'Autore Incognito, Dedicata all'Umana curiosità (cancellatura) col suo Indice al fine dell'anno 1750. Di me D. Antonio Malmusi.
1750.
Manoscritto cartaceo (mm. 210x150). Pagine 480 con numerazione antica a penna, precedono carte non numerate 7, seguono in fine per l'indice carte non numerate 6 (complessivamente portate a pagine 508). Scrittura corsiva di una sola mano. Cancellatura al titolo. Foxing alle carte con scrittura un pò evanita ad alcune parti, ma testo leggibile. Legatura moderna in cartonato fiorito.
Vastosissimo zibaldone di erudizione e curiosità, comprendente fra l'altro, argomenti di storia e letteratura. Precede il testo (carte non numerate 7) una "Lettera di un cittadino Genovese ad un suo amico di Londra corrispondente", sulla rivoluzione genovese del 1746; di seguito alla lettera compare un sonetto di Giuseppe Pozzi (1697-1752), medico e poeta bolognese composto in "Occasione della solennità della Festa del Glorioso Evangelista San Marco..."
E' molto probabile che l'anonimo autore appartenga alla cerchia di personaggi eruditi emiliani, forse un membro della stessa famiglia modenese del possessore.