Miscellanea di Poesie diverse. (Sonetti, canzone, ode, dramma ed una prosa).

Manoscritto calligrafico di ignoto del XVII secolo con alcune capilettere e finali artisticamente toccati a penna; l'argomento è di carattere araldico-religioso e contiene: a) Quis debit capiti meo... Sonetto al fonte battesimale. "Fonti salubri al cui celeste umore..."; b) Corona di spine "Oh di rigido serto acuti spine..."; c) Fiori del Calvario per il giorno del Venerdì Santo "Figli di pio terren virgulti e fiori..."; d) Al Duca Salviati sopra la morte di Porco cignale Sonetto del Salvadori "Questo del bel Gricciano ispido figlio..."; e) Sonetto di Mons. Filippo Salviati "Dunque oserò con questa mano ardita..."; f) Amor che dorme in sur un prato s'invitano gli Amanti ad ucciderlo "Qui dove in preda al dolce oblio..."; g) La fragilità degli appetiti dell'huomo è comportabile, ma l'ostinazione è intollerabile "Amor d'un volto, idolatrar d'un crino..."; h) Alla santa memoria di papa Urbano Ottavo... "Tinga pur d'atrenubi orrido aeclissi..."; i) La Madre Micaeli Lucchese, chiara per miracoli e santità, formò con gli stecchi un bambin Giesù... & a questa Figura crescono i capelli, doventa rossa la guancia, & è di terra fatta in Lucca "Questa del Verbo Infante umil figura..."; l) Sonetto contro Amore "Empio ch'amor t'appelli..."; m) Canzonetta sopra Sant'Antonio Abate "Nell'infeconda Area che Thebaide s'appella..." n) Ode sopra San Lorenzo "Generoso ardimento si d'invitto doman..."; o) Meditazione nel Sabato Santo (in prosa); p) Cristo in Croce, chiama l'Anima a penitenza. Dramma "Alma ch'ognor tra sozze brame involta...".

Si può sicuramente dedurre che il manoscritto sia stato preparato per qualche celebrazione d'occasione.