ISBN: 978-88-7468-056-6
Il Filologo e lo Storico delle Religioni. Giorgio Pasquali - Raffaele Pettazzoni. Il Carteggio (1908-1951).
Edizioni Gonnelli, 2021
In-8°, Pagine XII, 74, [6], segue [4] bianche. Brossura editoriale con sovraccopertina figurata a colori.
Abstract
Giorgio Pasquali, è stato uno tra i maggiori filologi classici del Novecento italiano: “Pasquali è soprattutto maestro. Senza scrivere libri, memorie, articoli, egli potrebbe vivere; senza insegnare, vivere non potrebbe. Infatti, egli insegna sempre, dappertutto ed a tutti: ai suoi scolari, a tutti gli studenti di lettere di Firenze e di Pisa, ai suoi colleghi di altre discipline, ai ragazzi di liceo e di ginnasio che conosce, alle persone che non conosce e che incontra per la prima volta. E insegna a scuola, a casa, in biblioteca, a teatro, al caffè, per la strada. A vederlo sempre circondato dai suoi ragazzi, ci si domanda stupiti come quest'uomo dinamico trovi il tempo di leggere, di scrivere, di meditare. Egli ride, scherza, discute con essi, e comunica ad essi il suo entusiasmo per la filologia. A vederli insieme, lui così cordiale, loro così alacri e festevoli, non si saprebbe dire se egli li ha resi simili a se stesso, o se è divenuto egli stesso simile a loro”. E' questo il ritratto che di Giorgio Pasquali ne faceva il suo allievo Gennaro Perrotta (Intelligenza di Giorgio Pasquali, “Primato” 4, 1943, p. 5). Amico e collega di Pasquali era Raffaele Pettazzoni, il più grande storico delle religioni del Novecento, uno dei primi studiosi a proporre una visione laica e storico-critica della religione. Le vite di questi due grandi studiosi si sono incrociate non solo in ambito accademico, come si desume dal carteggio, ma anche privato, allorché Pettazzoni sposò Adele Nosei, sorella di Maria Nosei moglie di Giorgio Pasquali.
Il carteggio tra Giorgio Pasquali e Raffaele Pettazzoni consta di 25 lettere (9 lettere di Pettazzoni a Pasquali che ricoprono un arco di tempo che va dal 1908 al 1940 e 16 lettere di Giorgio Pasquali a Raffaele Pettazzoni che vanno dal 1921 al 1951), che raccontano i rapporti tra studiosi, per certi aspetti diversi, ma forse più vicini allora di quanto lo siano oggi nonostante l'uso oramai diffuso di comunicare in maniera sempre più rapida e digitale. Nelle pagine che seguono, il grande spazio riservato alla questione universitaria, in particolare dei concorsi, riflette quello che questa problematica occupa nel carteggio, che va letto dunque come testimonianza d'altri tempi per orientarsi meglio nei nostri.
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