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Vasari Giorgio

Ragionamenti, sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel Palazzo di Loro Altezze Serenissime con lo Illustriss. ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora Principe di Firenze, insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella Cupola...Seconda edizione.


In Arezzo, per Michele Bellotti, 1762.


In-4° (mm 245x180), antiporta con ritr. inc. di G. Vasari inc. da Ant. Capellan, pagine X, (occhietto posto fra le pagg. VIII e IX), 174, [2], ed in fine 1 carta bianca. Titoli in rosso e nero con vignetta incisa da P.Perfetti, iniziali e capilettera figurati. Legatura in piena pergamena coeva, titolo manoscritto al dorso (qualche foro di tarlo). Tagli spruzzati. Ex-libris manoscritto: "Angiolo Bacci". Timbro di precedente appartenenza al frontespizio. Buon esemplare con solo lievi arrossature.

...i suoi Ragionamenti sopra i dipinti da lui eseguiti nel Palazzo Vecchio di Firenze...pubblicati solo nel 1588, lui morto, dal suo nipote Giorgio Vasari il giovane, non si possono paragonare in nessun modo alle Vite. Questi dialoghi, sette di numero (corrispondenti alle singole sale) e che hanno luogo tra il Principe (Francesco de' Medici) e lo stesso autore, sono oltremodo significativi per il tempo del Vasari e contengono una quantità di ammaestramenti sulla iconografia del periodo manieristico...Il libro è in certo senso una Bibbia di quel periodo del manierismo" che si va sempre più rivelando a noi anche nella forma, e in questo senso è altamente significativo e notevole" (Schlosser-Magnino). Moreni, Glorie Casa Medici, 354-55: "Per la loro rarità furono ristampati in Arezzo nel 1762 per Michele Bellotti". Cicognara, 227.

Codice:   9948

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