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Alfieri Vittorio

Tragedie. Seconda edizione, riveduta dall'autore, e accresciuta. (Voll. I-VI).


Parigi, da' torchi di Didot Maggiore; e si trova presso Gio. Cl. Molini, librajo, MDCCLXXXVIII-IX (1787-89).


6 volumi in-8°(mm 232x155), vol.I, Pagine CXX, 280; vol.II, Pagine 384; vol.III, Pagine 420; vol.IV, Pagine 442; vol.V, Pagine 426; vol.VI, Pagine [8], 272. Brossura originale con titoli in nero entro etichetta ai dorsi (in parte staccato quello del primo volume). Esemplare in condizioni accettabili con bruniture sparse dovute alla carta dell'epoca in alcuni punti più accentuate ma parzialmente intonso e con barbe. 

Il primo volume delle Tragedie, iniziato a comporre nel maggio 1787, fu terminato entro l'anno (nel dicembre 1787 «si trovò stampato il primo volume», Vita IV, 18), ma la malattia che nell'autunno aveva colpito l'autore, impedì di emendare il Filippo, il Polinice, l'Antigone. Così che nel 1789, quando si concluse l'impressione dei cinque volumi, provvide a far ricomporre il primo. Quello dell'87 fu smembrato: le tragedie formarono il sesto tomo della Didot, definito nel frontespizio, sotto il titolo Volume di scarto. Il Volume di scarto, di 272 pagine, fu detto tale sia perché accolse una lezione non ancora definitiva delle prime tre tragedie, sia perché mancava di quelle CXX pagine in prosa che sarebbero servite al primo, riconfezionato per ultimo nel 1789, a raggiungere la dimensione di pagine CXX+280 ed a rientrare, quindi, nella mole media calcolata per ciascuno degli altri volumi. Biblioteca Medicea Laurenziana, cat. mostra, Il poeta e il Tempo. Firenze, 2003. Gamba 2527: "Tra il novero stragrande di edizioni di queste tragedie va tenuta la presente in singolare pregio, essendo stata assistita dall'Autore medesimo". Brunet I, 176: "Cette belle edition n'est pas commune et elle a ete jadis fort recherchee"; Razzolini, 12. Graesse I, 74. Domenico Fava, cat. Mostra storico astese alfieriana, Asti 1949.

Codice:   12102

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