Vaticinia seu Praedicatione seu illustrium virorum. Sex Rotis aere incisis comprehensa de successione Summum Pontificum Romanor. Cum declarationibus & annotat. Hieronymi Ioannini, omnibus loco suo fidelitet restitutis in hac secunda editione.
In Venetia, appresso Gio. Battista Bertoni, 1605.
In-4° (mm 195x140), Pagine 59, [1]. Bel frontespizio inquadrato da cornice architettonica, 6 tavole a piena pagina rappresentanti Ruote profetiche incise in rame a Venezia nel 1589 da Girolamo Porro. Capilettera figurati, testate e finali inc. Legatura in piena pergamena coeva. Tracce di tarlo alle ultime due carte e alla legatura.
Gioacchino da Fiore nacque a Celico, vicino Cosenza, in Calabria, verso il 1130. Monaco cistercense, fu eletto abate del Monastero di Corazzo. Le sue dottrine ed il suo ideale di vita monastica, particolarmente austera e rigorosa, lo misero in urto con il suo Ordine dal quale egli si staccò nel 1189, fondando a San Giovanni in Fiore, la nuova Congregazione Florense. Morì nel 1202 a Canale, nei pressi di Cosenza. L'importanza di Gioacchino da Fiore risiede soprattutto nella sua vasta produzione letteraria, dove sono riassunte le sue intuizioni e le sue profezie. Caillet, 5542: "Questa è una rara opera di profezie, o Ruote, dei sommi Pontefici romani, scritta in lingua latina e italiana".