Severino Marco Aurelio

Vipera Pythia id est, De Viperae Natura, Veneno, Medicina, Demonstrationes, et Experimenta nova.


Patavii, Typis Pauli Frambotti, MDCLI (1651).


In-4°(mm 220x160), Carte [8], Pagine 522 ed in fine Carte [13] di Index e l'ultima bianca.  Bel ritratto inciso in rame da Reinoldus Dehnius, frontespizio figurato inciso in rame da Jo. Georgi e 25 figure nel testo, quasi tutte a piena pagina, incise dallo stesso Giorgi. Capilettera figurati, finalini, testatine in xilogr. nel testo. Note manoscritte coeve, timbro di antica appartenza al frontespizio figurato. Bella legatura in piena pergamena coeva, titolo manoscritto al dorso. Bellissimo esemplare.

Opera interessante particolarmente per le tavole, per lo più di argomento archeologico e mitologico, eseguite con maestria e fedeltà da Giovanni Georgi: notevole quella raffigurante due serpenti uniti nell'atto del concepimento. Di questa seconda edizione, "più pregiata della prima" (Padova, Frambotti, 1643), alcuni esemplari recano la data 1650. (Cfr. Vinciana, 1764). Brunet VI, 320. Graesse VI, 376. Curioso trattato sui serpenti, ad opera del chirurgo napoletano M.A. Severino (Napoli 1580-1656), naturalista e filosofo che, sotto la tutela di Campanella e Telesio, è ritenuto il precursore della medicina moderna e della scienza sperimentale. Il testo abbraccia la mitologia dei rettili ed il suo studio, fino alla diretta osservazione, all'anatomia ed alla storia naturale, inclusa la ricerca a livello microscopico.

Codice:   11084

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